Una nuova speranza per le vampate di calore: il Regno Unito approva un nuovo farmaco per la menopausa

Un farmaco innovativo chiamato Veoza, mirato alle vampate di calore e potenzialmente di beneficio a milioni di persone, ha ha ottenuto l’approvazione nel Regno Unito. Dopo il via libera degli Stati Uniti a maggio, questa opzione non ormonale offre speranza alle donne in cui la terapia ormonale sostitutiva non è l’ideale.

Le vampate di calore, che colpiscono il 70% delle donne in menopausa, possono sconvolgere notevolmente la loro vita. Veoza, agendo direttamente nel cervello, prende di mira una proteina chiave coinvolta nella regolazione della temperatura, offrendo un approccio distinto dalla terapia ormonale sostitutiva. Pur non avendo alcun impatto sugli altri sintomi della menopausa come affaticamento o sbalzi d’umore, potrebbe rappresentare un gamechanger per la gestione del caldo debilitante lampeggia.

Nonostante colpisca innumerevoli donne, le opzioni di trattamento sono state limitate. La terapia ormonale sostitutiva, sebbene efficace, non è adatta a tutti. Veoza offre un’alternativa sicura ed efficace, riducendo la frequenza delle vampate di calore del 60% negli studi clinici. Le donne hanno segnalato una diminuzione della gravità e un miglioramento del sonno, evidenziandone il potenziale impatto.

Inizialmente disponibile privatamente, il costo di Veoza non è confermato. Astellas, il produttore, sta lavorando per renderlo accessibile al servizio sanitario nazionale. Sebbene non sia ancora stato studiato nelle donne di età superiore ai 65 anni, sono probabili ulteriori ricerche.

Gli esperti lodano il potenziale di Veoza nel trasformare la vita. Il Prof. Dhillo, leader dello studio, lo definisce un “farmaco di successo”, sottolineando la sua rapida efficacia e potenziale impatto su molte donne.

Questa approvazione segna un significativo passo avanti nella gestione dei sintomi della menopausa. Veoza, offrendo un nuovo approccio, porta la speranza di una migliore qualità della vita per innumerevoli donne alle prese con vampate di calore.

fonti: www.theguardian.com